“L’Europa ha bisogno di università e le università hanno una grande responsabilità nel dare forma all’Europa di domani”. Con queste parole Francesco Ubertini, Rettore dell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum, ha rilanciato la sfida di un’area “europea dell’istruzione superiore” durante i lavori del Bologna beyond 2020: Fundamental values of the EHEA, evento tenutosi gli scorsi 24 e 25 giugno a Bologna per celebrare il ventesimo anniversario della Dichiarazione di Bologna.
Numerose personalità istituzionali e accademiche internazionali, studenti arrivati da tutto il mondo e, soprattutto, oltre 200 Rettori provenienti da 48 Paesi hanno discusso tra di loro per riflettere sugli effetti della Dichiarazione di Bologna del 1999 e comprendere come proiettare i propositi della European Higher Education Area (EHEA) verso uno spazio europeo dell’istruzione superiore più ambizioso, anche dopo il 2020.
Nella giornata inaugurale del Bologna beyond 2020: Fundamental values of the EHEA, particolarmente intensa è stata la cerimonia dei Rettori presso l’Archiginnasio e il successivo corteo verso Palazzo Re Enzo dove, nel Salone del Podestà, dopo il discorso di apertura di Francesco Ubertini si sono succeduti gli interventi di: Stefania Giannini (UNESCO, Deputy Director-General for Education); Sophia Eriksson Waterschoot (DG EAC: Youth, Education and Erasmus+); Michael Murphy (EUA – European University Association); Sjur Bergan (Council of Europe, Head of Education Department); Cristina Ghiţulică (BFUG Co-chair) e Adam Gajek (ESU – European Students’ Union).
A concludere la giornata l’intervento del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti che nel suo intervento ha rilanciato “il sogno di un’Europa unita nel rispetto autentico delle differenze nazionali, di quelle differenze storiche e culturali tra gli Stati che ne costituiscono la ricchezza, non potrà mai realizzarsi senza il riconoscimento e la promozione del valore essenziale dell’Università”.
La mattinata del 25 giugno si sono tenute le parallel sessions: “Academic and Related Civic Values in Changing Societies” tenutasi presso lo Stabat Mater dell’Archiginnasio; “Student-centred Learning” nell’Aula Prodi; “Providing Leadership for Sustainable Development, the Role of Higher Education” nell’Aula Absidale del Complesso di Santa Lucia; “The Social Dimensions of Higher Education” nel Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo dove si è tenuta, nella Sala degli Atti, anche la quinta sessione dal titolo “Careers and Skills for the Labour Market of the Future”.
La Afternoon plenary session ha visto Federico Cinquepalmi (Head of Unit for Internationalisation of Higher Education and Head of the Italian Delegation in the BFUG) in qualità di Chair. Durante i lavori della Plenaria si sono susseguiti gli interventi di: Maysa Jalbout (Centre for Universal Education, Brookings Institution, Non-Resident Fellow); Helmi Andersson; Borna Nemet; Pegi Pavletić; Brieuc Delanghe; Maciej Rewucki e, infine, Sijbolt Noorda, Presidente del Observatory Magna Charta Universitatum.
A chiudere i lavori del Bologna beyond 2020: Fundamental values of the EHEA il Closing speech di Francesco Ubertini che ha poi lasciato il palco allo spettacolo musicale dello UNA Europa Concert.
Il Bologna process anniversary, che ha visto la partecipazione di oltre mille persone, è stato organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dall’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, sotto l’egida dell’Osservatorio della Magna Charta Universitatum , dell’European University Association (EUA) e di European Students’ Union (ESU), con il supporto di Studiare Sviluppo nell’ambito della convenzione con il MIUR “Supporto alle attività del Segretariato del Bologna Follow-Up Group” che ha come obiettivo la realizzazione delle attività del Segretariato del Bologna Follow-Up Group che include altri partner istituzionali quali il CIMEA e la CRUI.