“ESSERCI – CONOSCERSI – COSTRUIRE”. Con questo claim si è concluso il terzo Summit nazionale delle Diaspore che si è tenuto a Roma, presso il Centro congressi dell’Angelicum (Pontifica Università Tommaso d’Aquino), lo scorso 14 dicembre.
L’evento ha chiuso la lunga serie di incontri e formazione, che si sono svolti durante il 2019 su tutto il territorio nazionale, rivolti alle associazioni operanti nel campo della cooperazione e agli imprenditori migranti interessati a diventare attori del sistema italiano di cooperazione allo sviluppo, contribuendo al cambio di narrativa sulle migrazioni.
“Non so cosa sarà domani ma sono felice”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Dire, Cleophas Adrien Dioma, il coordinatore del Summit nazionale delle diaspore; “abbiamo lavorato al fianco delle comunità per farle crescere – continua Dioma – per permettergli di approfondire le proprie competenze”. Durante il 2019, difatti, attraverso le attività del Summit delle Diaspore sono state coinvolte oltre 300 associazioni, con particolare attenzione alle imprese gestite da migranti.
Il Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo Luca Maestripieri ha ribadito, invece, l’importanza dell’incontro del mondo delle comunità delle diaspore con il settore produttivo del nostro Paese.
Il progetto Summit Nazionale delle Diaspore è finanziato dall’AICS , dalla Fondazioni for Africa Burkina Faso e Fondazione Charlemagne. È realizzato in partnership con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Gruppo Migrazione e Sviluppo del Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo (CNCS) e con Studiare Sviluppo nell’ambito della Convenzione di attività di supporto all’AICS . Il progetto ha, inoltre, il supporto tecnico di CeSPI e Associazione Le Reseau.