Si è conclusa con successo l’Esercitazione Internazionale di Ricerca e Soccorso Acquatico – SAR (Search and Rescue) ospitata dal 1 al 5 novembre 2015 a Le Grazie di Portovenere, La Spezia, presso la base navale Teseo Tesei del Gruppo Operativo Palombari della Marina Militare (COMSUBIN).
L’evento è stato organizzato nell’ambito del Progetto JFWEDROP – Joint Force Water Environment Disaster Relief Operation Platform, dal Dipartimento della Protezione Civile, in qualità di Coordinatore, insieme al Partner italiano Studiare Sviluppo e con la preziosa collaborazione della Marina Militare. Il Progetto è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito dei bandi volti al sostegno delle attività per la “prevenzione e preparazione” dei rischi da parte degli Stati membri. Obiettivo del Dipartimento della Protezione Civile quello di valorizzare il know how acquisito nel corso dell’emergenza naufragio Costa Concordia ed accreditare, nel contesto del meccanismo europeo di protezione civile, un modello operativo capace di attivarsi nella ricerca e recupero di dispersi nei grandi disastri in mare.
Nell’esercitazione sono state coinvolte tutte le strutture operative del sistema di protezione civile che in questi mesi hanno lavorato al Progetto con il Dipartimento: la Marina Militare, il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e i Carabinieri. Inoltre, la Regione Liguria ha partecipato attraverso l’impiego del volontariato locale supportando le diverse attività e le squadre e gli esperti provenienti dal Regno Unito, dai Paesi Bassi e dalla Svezia hanno preso parte all’esercitazione.
L’esercitazione ha previsto una prima fase table top nella quale sono stati presentati quattro scenari emergenziali (il naufragio di una nave passeggeri, il naufragio di una nave traghetto, il naufragio di una nave porta container ed il crollo di una torre di controllo portuale), poi analizzati dalle squadre di intelligence, utilizzando container immersi in acqua e situazioni operative articolate, realizzate all’interno della base militare. Nella seconda fase full scale le squadre hanno operato in postazioni diverse (a simulazione di altrettanti scenari realisticamente affrontati nell’emergenza Costa Concordia), effettuando tecniche e manovre congiunte tra il nucleo speleo-alpino-fluviale ed i sommozzatori dei Paesi Partner.
Infine, durante l’hot wash up sono stati discussi i risultati dell’applicazione delle linee guida operative e condivise le lessons learned da parte di partecipanti e osservatori. Gli osservatori provenienti dalla Commissione europea e da diversi Stati membri dell’Unione Europea hanno potuto riscontrare come le squadre operative di Italia, Regno Unito, Svezia ed Olanda siano intervenute in piena sinergia in tutte le fasi dell’esercitazione, applicando le linee guida operative già elaborate nei precedenti Workshop di Roma, Karlscrona (Svezia) e Maidstone (Regno Unito).
Il Progetto JFWEDROP – Joint Force Water Environment Disaster Relief Operation Platform è stato avviato nel 2013 con un Grant Agreement ECHO/SUB/2013/663520 tra la Commissione Europea e il Dipartimento di Protezione Civile Italiano, che opera in qualità di coordinatore, insieme al Partner italiano Studiare Sviluppo e i Partner stranieri, la CFOA National Resilience Limited e la Swedish Civil Contingency Agency.
PHOTOGALLERY – Esercitazione Internazionale JFWEDROP